Vi ricordate Julia Roberts appesa a una roccia in un’esplosione di tulle fucsia Gianbattista Valli haute couture sulla copertina di Bazaar America? E Cate Blanchett a una Mostra del cinema di Venezia in velluto nero Armani Privé con scollo a cuore e piume bianche? “Sotto” il vestito c’era sempre lei, Elizabeth Stewart, professione celebrity stylist ovvero: trasforma “Cenerentola” nella più bella della festa. Senza bacchetta magica, ma con mesi di lavoro infaticabile crea look che entrano nella storia del costume. Come la fatina, le piace scomparire dopo “l’incantesimo” e godersi lo spettacolo da dietro le quinte. Tra le sue clienti oltre a Cate e Julia, Jessica (Chastain), Viola (Davis), Gal (Gadot), Amanda (Seyfried, Rebel (Wilson), Zoey (Deutsch)... Alla vigilia del primo festival in presenza dopo l’isolamento, dove verrà srotolato il primo tappeto rosso dopo mesi, Elizabeth vestirà la presidente di giuria Cate Blanchett. Bocca cucita sul guardaroba, naturalmente. Le abbiamo chiesto di raccontarci il suo lavoro da... favola.
La prima volta che ha percepito il potere di un vestito?
Alla festa per il mio quarto compleanno. Dopo un lungo braccio di ferro mi sono presentata al taglio della torta solo con la sottoveste del vestito che mi aveva comprato la mamma. Avevo vinto io e ed ero felice.
Già da bambina creava abiti per le bambole?
No ma avevo una mamma molto chic di Barcellona... In realtà, il mio sogno era diventare giornalista, ho studiato per quello. Ho iniziato a scrivere per Women’s Wear Daily. Mi mandarono a Parigi e mi innamorai della moda. Vedere da vicino il lavoro degli atelier, parlare con gli stilisti fu un’ottima palestra. E quando mi proposero di seguire le cover di W feci il passaggio dalla scrittura allo styling.
Quindi non ha mai pensato: “Voglio vestire le star”?
Mai. Ci sono capitata per caso quando mi sono trasferita a Los Angeles per seguire mio marito Rob. Ero West Coast Editor at Large per il New York Times Magazine, contattavo e vestivo gli attori per servizi e copertine. Fu così che incontrai le mie prime clienti.
La prima in assoluto?
Calista Flockhart e, 20 anni dopo, lo è ancora.
Quando è particolarmente fiera di un risultato non vorrebbe andare anche lei sul tappeto rosso a prendersi i meriti?
No, anzi, credo che le stylist di celeb ricevano fin troppa attenzione. Io amo lavorare dietro le quinte. È la donna che lo indossa a rendere il look che ho pensato per lei vivo e magico. Soprattutto una come Cate Blanchett. Non so se qualcuno ricorda un vecchio episodio di Lucy ed io dove Ricky dà a Lucy un sacco di patate e le dice che è couture. Cate Blanchett sarebbe pazzesca anche con addosso un sacco di patate. E io sono felice di essere il trait d’union fra l’attrice e lo stilista. Ma i protagonisti sono loro.
Tre look memorabili che la rendono particolarmente fiera?